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Montmartre, il rifugio degli artisti che rincorrono sogni

Paris MontmartreParis Montmartre
Écrit par Michela Micheli
Publié le 19 avril 2021, mis à jour le 19 avril 2021

Notre nouvelle rubrique se donne pour but de faire découvrir aux Italiens ne parlant pas français quelques histoires de la culture français. Questa rubrica ha un obiettivo preciso : raccontare ai lettori italiani de Le Petit Journal de Rome, il curioso e affascinante mondo della cultura francese.

 

 

Montmartre è un dipinto che non finisce mai. Sulla riva destra della Senna, nel diciottesimo arrondissement, il tempo sembra essersi fermato.  L’arte colora le strade e la musica scalda l’aria. Un film che lascia senza fiato, un diamante prezioso, uno scrigno segreto. Quante coppie si sono giurate amore eterno sulla scalinata di fronte al Sacro Cuore e quante al tramonto, si sono incontrate, ritrovate.  Non ci si stanca mai di Montmartre, la collina della vita bohémienne, rifugio degli artisti che rincorrono sogni. E a proposito di artisti. Il punto di ritrovo è place du Tertre, la pittoresca piazza alberata circondata da ristoranti tipici. Due su tutti? La Mère Catherine e le Consulat, frequentato in passato da Picasso e Van Gogh.  

E le crêpes ? Che bontà! La crêperie Brocéliande, nel cuore del quartiere regala sempre gioie al palato.  Crêpes dolci, salate, galettes…ce n’è per tutti i gusti.  Il celebre Museo di Montmartre custodisce una ricca collezione di dipinti, disegni, fotografie, manifesti di Modigliani, Toulouse-Lautrec, Utrillo, Kupka, Steinlen. Emozionante, davvero. Impossibile non perdersi nei giardini di Renoir, ma soprattutto, impossibile non sognare immaginando di vedere il pittore impressionista intento a dipingere uno dei suoi capolavori. Immerso tra alberi di diverse specie e sculture, Il cimitero di Montmartre è la dimora eterna di Iolanda Cristina Gigliotti in arte “Dalida”, Stendhal, Offenbach, Foucault, Degas e molti altri artisti che hanno lasciato il segno. Progettata dall’architetto Paul Abadie nel 1875, la maestosa basilica del Sacro Cuore rende omaggio ai cittadini che persero la vita nella guerra franco-prussiana. La sua costruzione fu decisa da una legge votata dall’Assemblea Nazionale il 23 luglio 1873.  Ornata da quattro cupole, sulla sommità della cupola centrale alta 80 metri, è posto un lucernaio costituito da una colonnata.

La pianta ? A croce greca. E lo stile architetturale? Decisamente eclettico. Si ispira all’architettura romana e bizantina certo, ma anche alla cattedrale di Périgueux in Dordogna. Il portico a tre archi è decorata dalle statue bronzee di Giovanna D’Arco e il Re Luigi IX, realizzate da Hippolyte Lefebvre.  Ammirate l’abside, che meraviglia! Decorata con il mosaico – uno dei più grandi del mondo - realizzato da Luc-Olivier Merson e raffigurante Cristo resuscitato avvolto in una tunica bianca, con le braccia aperte e un grande cuore dorato. Circondato dalla Vergine, San Michele e Santa Giovanna D’Arco. L’altare in bronzo è simile a quello dell’abbazia di Cluny, in Borgogna.  

E ora qualche curiosità. Il campanile della basilica custodisce la Savoyarde, ovvero la campana più grande di tutta la Francia. Donata da quattro diocesi di Savoia e fusa dai fratelli Paccard nel 1895, è conosciuta anche con il nome di Françoise Marguerite.   L’organo costruito da Aristide Cavaillé-Coll, nel 1898 per il Barone di L’Espée, venne trasferito nella basilica dopo la morte di quest’ultimo.  Leporte di bronzo della cripta, sono una copia moderna del Battistero di Firenze. Non tutti sanno che la Basilica del Sacro Cuore è dedicata alla preghiera perpetua; dal 1885 credenti e volontari si alternano per pregare.  Per salire in cima e godervi il panorama invece, dovrete fare 300 gradini; il monumento più bianco d’Europa costruito con il travertino resistente al gelo, regala una vista davvero magica.  Parigi, si sa, è anche la patria del cabaret. Il più noto? il Moulin Rouge.  Inaugurato nel 1889 e situato ai piedi di Montmartre, rappresenta un vero e proprio monumento celebrato da pittori e attori. Gli imprenditori Charles Ziedler e Joseph Oller decisero di aprire un cabaret sullo stesso stile del Moulin de la Galette, il ristorante ricavato da un corpo di un vecchio mulino a vento.  Danza e spettacoli, tra cui il french Cancan: il successo fu immediato. Gallerie d’arte, locali, negozi cui si possono acquistare souvenirs, gioielli, vestiti, mobili di design…Montmartre è un’esplosione di freschezza e allegria!

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